Il Coro San Gervasio canta per il Santo Padre

 

 

La tre-giorni più importante dei ventisei anni di vita del Coro San Gervasio si è svolta dal 21 al 23 novembre 2003. Il direttore Mario Gaspani ed i coristi hanno voluto con loro, per questo evento eccezionale, il parroco don Alberto, il sindaco Cristiano Esposito e l’assessore alla cultura Gian Carla Mapelli che hanno accolto l’invito con entusiasmo.

Il momento centrale di questa trasferta è stato il concerto offerto a sua Santità Giovanni Paolo II il pomeriggio del 22 novembre nell’aula Paolo VI della Città del Vaticano.

L’esecuzione della “Passione di Cristo secondo san Marco” di Mons. Lorenzo Perosi su iniziativa dell’Associazione Italiana Santa Cecilia : “ E’ stato un gioioso e artistico omaggio in occasione del XXV anniversario di Pontificato del Santo Padre e dell’inizio del XXVI anno. E’ stato un modo davvero significativo di celebrare il centenario del Motu Proprio ‘ Tra le sollecitudini’ di san Pio X e di riaffermare la vocazione alla bellezza della musica sacra intesa come appassionata lode al Signore.” ( L’Osservatore Romano 24/25 novembre 2003 ).

A dirigere le due Scholae Cantorum, Santi Pietro e Paolo di Gessate (MI) e San Gervasio di Capriate (BG) forti di oltre 120 cantori , i solisti e l’orchestra è stato chiamato il M° PierAngelo Pelucchi, anch’egli bergamasco.

L’esito del concerto, trasmesso in diretta dalla TV Vaticana, è stato a dir poco esaltante tanto che i quasi 10.000 presenti in aula Paolo VI hanno lungamente applaudito, in piedi, i protagonisti.

Il Santo Padre ha voluto ringraziare tutti i presenti citando in modo particolare le due Scholae Cantorum alle quali si è rivolto espressamente con un saluto benedicente.

La messa solenne cantata di domenica 23 novembre nella basilica di San Pietro e l’Angelus, dedicato ai quasi 20.000 componenti delle Scholae ceciliane partecipanti al XXVII Congresso Nazionale di Musica Sacra, animatori delle celebrazioni, hanno chiuso questa trasferta storica del Coro San Gervasio.

 

 

La serata conviviale del 24 gennaio 2004 è stata l’occasione di radunare tutti i protagonisti del concerto intorno al suo promotore don Giuseppe Ferri , direttore del segretariato delle Scholae Cantorum dell’Associazione Italiana Santa Cecilia, per un ringraziamento e un bilancio dell’avvenimento. Un bilancio nettamente positivo che ha le radici nella capacità di tante persone, gruppi, aziende, parrocchie e amministrazioni di unire le forze, fare sistema superando gli individualismi e dimostrare in concreto la bontà del detto popolare che “ L’UNIONE FA’ LA FORZA”.

Nucleo di questo sistema è la collaborazione tra il Coro San Gervasio, diretto da Mario Gaspani, e la Corale Santi Pietro e Paolo di Gessate, guidata da Costante e Mario Ronchi, che risale al 1992 .

La familiarità acquisita negli anni, l’integrazione delle risorse artistiche, logistiche e organizzative, testate in numerosi eventi comuni, hanno permesso di far conoscere questo connubio come in grado di proporre manifestazioni di alto livello.

Ciò ha incoraggiato titolari di aziende, particolarmente sensibili all’arte musicale, nel contribuire in diverse forme all’impegno di risorse, spesso notevoli, necessarie ad una organizzazione che tende sempre alla qualità.

Le parrocchie, oltre ad esserne l’humus, permettono il lavoro quotidiano delle corali con la disponibilità degli ambienti e la sensibilità dei parroci per la grande musica sacra anche quando travalica il fatto di essere funzionale al normale sevizio liturgico.

Infine, le amministrazioni comunali, attente a sostenere tutto ciò che è motivo di crescita civile e culturale dei cittadini, danno risalto, con la presenza dei rappresentanti e contributi specifici, ai gruppi operanti sul territorio.

 

 

Aldilà del fatto artistico – religioso ci piace sottolineare il valore sociale di questo avvenimento.

Per tre giorni due comunità hanno condiviso un’esperienza unica. I parroci si sono conosciuti più profondamente, sindaci e assessori hanno potuto scambiarsi opinioni ed esperienze, anche i parenti e sostenitori al seguito hanno avuto momenti comuni nei giri turistici a loro dedicati, tutti insieme hanno sostenuto i protagonisti del concerto e partecipato alle funzioni della domenica.

Un momento di convivenza e di apertura prezioso in tempi in cui sembrano prevalere egoismi e campanilismi persino tra vicini di casa, appartenenti alla stessa cultura, alla stessa terra, alla stessa fede.

Anche per questo il Coro San Gervasio può a ragione essere considerato una formazione artistica di alto livello e un esempio della capacità di collaborazione sincera per un fine che va oltre i limiti soggettivi in nome della musica e della propria comunità.

 

 

Benedetto Formicola